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 progetti 

ARTE NEL QUOTIDIANO
07 / 2014

 


Non si può guarire di sole qualità ambientali, ma certamente, il benessere non è fortemente condizionato. I sentimenti, nei luoghi di assistenza e cura, sono sempre fatti concreti e l'organizzazione dello spazio, le luci, le superfici e i colori non sono mai da sottovalutare, perchè capaci di influenzarli.

L'arte è parte del quotidiano, la forma più alta dell'espressione umana, il modo più efficace e diretto d'attuare relazione ed empatia e a questa si è chiesto di rappresentare una complessa e particolare comunità, attraverso un piano poetico che faciliti la strada di condivisione e ascolto.

La nuova struttura SLAncio, nei pressi del San Pietro di Monza, inaugurata nel gennaio 2014, è il luogo di una complessa azione d'arte avviata a luglio e che, nel prossimo gennaio, verrà condivisa con gli ospiti, i parenti e il personale di cura per divenire parte del gesto quotidiano e quindi rito.

Il progetto in via d'attuazione è il risultato del confronto tra l'esperienza e la competenza del gruppo che opera nel Centro SLAncio di Monza dedicato a stati vegetativi, coscienza minima, coma e SLA. La ricerca svolta da diversi anni da B&B Colordesign, si coniuga con l'entusiasmo e la competenza di diversi artisti, operanti in ambito espressivo quali il teatro, la musica, la pittura, la performance, la fotografia, il video.

Nata da un progetto di Aldo Bottoli e dal confronto con Valeria Brandano e gli artisti del Collettivo Punto (Giada D'Addazio, Cecilia Ferraro, Laura Della Valle e Filippo Sbrancia), le opere che verrano realizzate sono intese ad avvicinare il gesto d'arte con il quotidiano, le sue relazioni, i suoi tempi, i suoi particolari protocolli di assistenza e cura.

Le attenzioni sono state rivolte al miglioramento delle relazioni tra ospiti e parenti in assistenza, prendendo in considerazione i percorsi particolari degli ospiti della struttura. Presenze che lasciano una traccia sia sulla "pelle" di chi è stato loro vicino in passato, sia di chi gli è vicino ora e non possiede memoria del vissuto precedente.


- Aldo Bottoli -

 

prePUNTO
01 / 2014

 

La Fase di recupero e trasformazione identitaria del luogo da spazio commerciale a sede espositiva si è svolta attraverso differenti fasi:

 

- rimozione degli elementi di arredamento mobili

- tinteggiatura delle pareti

- copertura degli elementi di disturbo visivo (prese elettriche, tubature)

- realizzazione del sistema d'illuminazione delle opere

- fase di allestimento dello spazio espositivo

 

Il tutto realizzato con l'utilizzo di materiali di recupero.

 

 

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